Gravidanza e Parto

Percorso Nascita
E’ un percorso che vuole accompagnare la donna/coppia dal secondo trimestre di gravidanza al primo anno di vita del bambino, avendo come obiettivo principale il raggiungimento di una maggiore consapevolezza e competenza nel divenire ed essere genitori.
Questo accompagnamento si esprime attraverso incontri a tema e in gruppo, in gravidanza e nel dopo parto, nei quali la donna/coppia trova solidarietà e sostegno soprattutto mediante consulenze individuali con vari specialisti e visite domiciliari.
Viene anche offerto un corso di massaggio al bambino per favorire una migliore interazione con la mamma.
Le attività previste per il dopo parto vedono coinvolta la figura dell’ostetrica, per specificità professionale, affiancata da psicologo, assistente sociale, neuropsichiatra, ginecologo, pediatra, logopedista, fisioterapista, oculista, igienista e assistente sanitaria. L’assistente sociale del Distretto n. 3 è punto di riferimento sulle leggi che tutelano la maternità.
Nell'ambito dell'attività "sostegno mamma e bambino" nel Distretto n. 1 è attivo uno sportello telefonico chiamato "S.O.S. mamma", funzionante dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 9, a supporto delle mamme in difficoltà o con problematiche relative ai cambiamenti che la nascita di un figlio comporta.

Vivere la gravidanza
Le visite e gli esami sono differenziati sia come tipologia sia per quanto riguarda la periodicità, a seconda che si tratti di una gravidanza fisiologica o di una gestazione a rischio.
Particolare attenzione viene dedicata alla dieta adottata durante la gravidanza e l'allattamento: deve essere ben bilanciata, soprattutto per quanto riguarda le fonti di calcio e ferro. Vanno eliminati alcool e dolcificanti artificiali e la caffeina va limitata.
L’aumento di peso può oscillare tra i 7 e i 12 chili a seconda della situazione iniziale della donna.
Non si deve assolutamente dimagrire rispetto al proprio peso forma, dato che si rischia di provocare ritardi nello sviluppo neurologico del feto.
Per quanto riguarda i farmaci, solo pochi non possono essere usati nel primo trimestre di gravidanza, ma in ogni caso è preferibile rivolgersi al proprio medico in situazioni di dubbio.
Quando si allatta, è importante bere almeno due litri di acqua al giorno e consultare il medico in caso di assunzione di farmaci che possono “passare” nel latte.

Indicazioni alla diagnosi prenatale
Le indicazioni per la diagnosi prenatale rientrano in due grandi categorie:

  • presenza di un rischio procreativo a priori: età materna avanzata, genitore portatore eterozigote di anomalie cromosomiche strutturali, genitori portatori di mutazioni geniche;
  • presenza di un rischio fetale resosi evidente nel corso della gestazione: malformazioni evidenziate dall'ecografia, malattie infettive insorte in gravidanza, positività dei test biochimici per anomalie cromosomiche, familiarità per patologie genetiche.


Vivere il parto
Il travaglio e il parto fisiologico sono assistiti dalle ostetriche con la collaborazione di un medico, secondo il principio di non prolungare il ricovero oltre i tempi necessari per una ripresa della mamma e del bambino.
Il taglio cesareo può essere programmato o eseguito d’urgenza, rispettando sempre le regole della buona pratica medica e dopo un’attenta valutazione personalizzata dei bisogni della donna.

Donazione del cordone ombelicale
La donazione del cordone ombelicale, delle membrane e del sangue placentare che viene raccolto per le cellule staminali non comporta alcun danno alla donna e al nascituro. La gravidanza deve essere fisiologica e il cordone e le membrane vengono raccolti solo con il parto cesareo; il sangue placentare è più semplice da recuperare nei parti spontanei. I genitori favorevoli alla donazione dovranno compilare, prima del parto, un modulo di consenso dove, tra le altre informazioni, dovranno dichiarare di non appartenere a categorie a rischio (omosessuali o bisessuali con più partner, tossicodipendenti, ecc.). Alla madre, inoltre, verrà effettuato un prelievo venoso per lo studio della compatibilità (tipizzazione HLA) e per l'esclusione dell'epatite virale e dell'HIV.

Depressione post partum
Nell’ambito del progetto “Percorso nascita” il trattamento psicoterapeutico viene proposto a tutte le donne con depressione post partum.
Si prevede una fase preliminare di informazione e sensibilizzazione, una fase di screening per individuare i casi di depressione post partum e infine un programma specifico di trattamento psicologico di gruppo (10-12 incontri) offerto a tutte le mamme con depressione post-natale.

Interrompere la gravidanza
L’interruzione spontanea di gravidanza, conosciuta con il termine di aborto spontaneo, consiste in un aborto che avviene per cause “naturali" indipendentemente dalla volontà della donna. Si tratta di un fenomeno molto comune: si calcola che circa il 15% delle gravidanze termini nel primo trimestre.

L’interruzione volontaria della gravidanza (IVG) è disciplinata dalla Legge N. 194 del 22 Maggio 1978. L’IVG deve avvenire entro i primi 90 giorni dal concepimento.
In seguito è possibile effettuarla solo in casi molto limitati e descritti dalla legge e cioè: “quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna” oppure “quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna".

Si parla di “aborto terapeutico” quando l’interruzione volontaria della gravidanza viene realizzata intenzionalmente per salvaguardare la vita o la salute materna. Le interruzioni terapeutiche di gravidanza possono avvenire anche oltre il 90° giorno di gestazione, ma la Legge n. 194 dispone che ci debba essere un grave pericolo per la salute fisico psichica della donna, documentato da specialisti.