Terza età

La terza età è una fase della vita, quella conclusiva, e di norma il suo inizio coincide con l’uscita dal sistema lavorativo e con la perdita di ruoli sociali significativi.

L’invecchiamento, per sé, non comporta modificazioni sostanziali sul piano fisico o intellettivo tali da determinare uno stato di malattia da vecchiaia; tuttavia, il processo di invecchiamento si caratterizza per precisi aspetti involutivi, sul piano fisico e psicofisico.
In linea generale, l’anziano non è una persona da assistere o da tutelare; è una persona con una sua normalità, con esigenze correlate al contesto culturale di vita e alle esperienze vissute.
D’altro canto, l’anziano è una persona potenzialmente fragile sia sotto il profilo della salute (con forme patologiche a carattere plurimo e cronico-degenerativo), sia sotto il profilo socio-economico, a causa, frequentemente, di redditi modesti o insufficienti, con l’aggravante della precarietà della rete familiare. La fragilità è collegata anche alla sensazione di inutilità, dal fatto di sentirsi “fuori” dal tessuto sociale; una sensazione derivata da un diffuso orientamento culturale che tende a riconoscere come essenziali e prioritari i valori dell’utilità in funzione della produttività.
La reazione a tale orientamento, essenzialmente ingiusto, comporta la disponibilità ad assumere un impegno costante e mirato volto a creare spazi di reale partecipazione delle persone anziane alla vita sociale e di valorizzazione del patrimonio di conoscenza e di esperienza a vantaggio delle giovani generazioni e, nello stesso tempo, opportunità di arricchimento delle Comunità Locali.
Nel contesto della società attuale, le forme di intervento ai bisogni delle persone anziane non possono essere legate alla sola considerazione numerica o alla tipologia dei bisogni personali emergenti, ma devono comportare interventi strutturali idonei a incidere sull’intera compagine della società nel supporto dei valori, sull’assetto educativo delle giovani generazioni e sull’organizzazione economica, previdenziale e assistenziale.
La popolazione anziana nel Veneto Orientale sfiora il 20% della popolazione totale. L’indice di vecchiaia è di 146 anziani ogni 100 giovani di età inferiore ai 14 anni. In prospettiva futura la popolazione anziana si incrementa del 2% annuo. Questa previsione orienta le istituzioni a individuare modalità maggiormente adeguate e diversificate di risposta ai bisogni, soprattutto verso la popolazione oltre i 75/80 anni.

L'ULSS 4 ha avviato numerosi interventi a favore delle persone anziane:

  • territoriali di informazione e di prevenzione;
  • domiciliari e di sostegno familiare;
  • interventi di assistenza diurna e semiresidenziale;
  • interventi di assistenza residenziale.