La prima settimana di novembre iniziano le vaccinazioni contro l'influenza

Data
Fonte
Ufficio stampa Ulss4
Abstract

Per la stagione antinfluenzale 2019/2020 l'Ulss4 ha incrementato il numero dei vaccini di 6000 unità 

Lunedì 4 novembre inizierà la distribuzione dei vaccini antinfluenzali negli ambulatori dei medici di famiglia e negli ambulatori vaccinali dell’Ulss4. Da metà settimana la popolazione potrà iniziare a vaccinarsi. 

In previsione di un’influenza particolarmente aggressiva, l’Ulss4 ha ampliato il numero delle dosi vaccinali acquistate, passando dalle 42 mila della stagione vaccinale 2018/2019 alle oltre 48 mila della stagione attuale 2019/2020. Più nel dettaglio, 28100 dosi sono destinate a persone d’età compresa tra 9 e 74 anni, 20440 per persone che hanno superato i 75 anni d’età, 300 per bambini d’età compresa tra 6 mesi e 9 anni, 50 dosi per i rari casi di persone che soffrono di allergie alle proteine dell’uovo. La maggior parte dei vaccini circa il 70% verrà distribuita ai medici di famiglia.

<<Sono vaccini quadrivalenti, cioè che proteggono contro i due ceppi di influenza di tipo A e i due ceppi di influenza di tipo B – spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Luigi Nicolardi - . Ricorso a tutti che il vaccino antinfluenzale è vivamente raccomandato alle persone che hanno compiuto i 65 anni di età, al personale sanitario delle strutture pubbliche e private, ai dipendenti pubblici, delle scuole e delle forze dell’ordine, a tutti i soggetti appartenenti alle categorie a rischio come i cardiopatici, diabetici, broncopneumopatici e altre. Inoltre il vaccino consigliato alle donne in gravidanza per evitare il rischio di complicanze gravi, sia per se stesse che per il feto>>.

Si ricorda che la vaccinazione viene offerta gratuitamente a: donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; soggetti di età pari o superiore ai 65 anni ; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; ricoverati in strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze; donatori di sangue, addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (come forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Polizia Locale etc); personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

Chiunque voglia comunque proteggersi contro l’influenza può chiedere la vaccinazione al proprio medico di famiglia.