West Nile: primo caso del 2019 a Padova

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Ufficio stampa Ulss4
Abstract

Tutti possiamo contribuire alla prevenzione attraverso semplici comportamenti 

Il 18 luglio è stato segnalato il primo caso umano di infezione da virus West Nile, la così detta febbre del Nilo, della stagione estiva 2019. L’infezione, trasmessa dalla zanzara del genere Culex, ha colpito un uomo di 79 anni che vive in area rurale in provincia di Padova.

TUTTI POSSIAMO CONTRIBUIRE ALLA PREVENZIONE ATTRAVERSO SEMPLICI COMPORTAMENTI

• non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi copertoni, etc.

• svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli;

• coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne).

Per evitare la puntura di zanzara negli ambienti in cui non sia disponibile la climatizzazione è fortemente consigliata l’applicazione a porte e finestre di zanzariere a maglie strette, oltre all’utilizzo di dispositivi elettroemanatori, insetticidi liquidi o a piastrine.

All’aperto, per la protezione individuale dalle punture di zanzare è consigliabile indossare indumenti di colore chiaro, il più possibile coprenti. Utilizzare repellenti da applicare direttamente sulla pelle, per il cui uso bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione.

Per maggiori informazioni potete consultare la nota della Regione Veneto cliccando qui