La menopausa è un periodo fisiologico della vita di ogni donna, ma vi è spesso la tendenza ad affrontarla come se si trattasse di una malattia cronica.
In realtà i disturbi più frequenti che la accompagnano sono di intensità molto variabile nelle diverse culture, e nella maggior parte dei casi possono essere controllati con provvedimenti basati su comportamenti e su uno stile di vita salutare e su un'alimentazione appropriata.
I sintomi principali sono rappresentati da:
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dolori ossei;
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vampate;
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malessere emotivo: disturbi del sonno, irritabilità, depressione, in alcuni casi rabbia e ribellione;
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palpitazioni cardiache, mastodinia (dolore al seno), perdita di memoria (legata soprattutto allo stress), cefalea, a volte spotting (ossia piccole perdite di sangue dalla vagina);
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disturbi urinari: stimolo a urinare di frequente (pollachiuria), a volte con perdita di qualche goccia di urina prima di poter raggiungere un bagno, specie se starnutisce o si sforza (in questi casi si parla di incontinenza da sforzo), bruciore nella minzione (disuria);
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secchezza vaginale: la ridotta attività delle ghiandole vaginali limita la produzione di muco, da cui dipende secchezza vaginale, rapporti più dolorosi (dispareunia), maggiore vulnerabilità alle infezioni.
In menopausa, inoltre, compaiono i fattori di rischio per malattie degenerative: ipertensione, ipercolesterolemia, iperglicemia, osteoporosi, sovrappeso e le malattie croniche che possono derivarne.
Questi sintomi o disturbi devono trovare la prima e più efficace risposta nella riscoperta di corrette abitudini di vita e nell’educazione sanitaria alla gestione delle eventuali patologie instauratesi.
Quando è necessario un intervento clinico, occorre fare riferimento ai medici di famiglia, al Consultorio Familiare del proprio Distretto o all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale.