La L.205/2017, Art.1 c.255 ha definito caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura:
- del coniuge;
- dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso;
- del convivente di fatto;
- di un familiare;
- di un affine entro il secondo grado;
che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, o sia titolare di indennità di accompagnamento.
Con Decreto della Direzione Servizi Sociali della Regione Veneto (U.O. Non Autosufficienza) n.52/2021 è stata approvata l’istituzione di tre specifici interventi a sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver, denominati:
- Intervento A.1 – destinato ai caregiver che seguono persone in condizione di disabilità gravissima tenendo conto anche dei fenomeni di insorgenza anticipata.
- Intervento A.2 – destinato ai caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali.
- Intervento A.3 - destinato ai programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
In cosa consistono gli interventi a favore dei caregiver?
Sono contributi erogati al caregiver di persone non autosufficienti assistite al proprio domicilio e classificate in 7 tipologie:
- Caregiver di persona affetta da decadimento cognitivo accompagnato a gravi disturbi comportamentali o di persone con disturbi neurosensoriali che necessitino di supervisione ed assistenza continuativa (CGmgs).
- Caregiver di persona in condizione di dipendenza vitale e/o ventilazione assistita che necessita a domicilio di assistenza continuativa nelle 24 ore (CGa).
- Caregiver di persona affetta da sclerosi laterale amiotrofica (CGsla).
- Caregiver di persona con disabilità psichica e intellettiva di età compresa tra 3 e 64 anni cui sia stato riconosciuto lo stato di handicap grave (CGp).
- Caregiver di persona con disabilità fisica e motoria di età compresa tra 18 e 64 anni cui sia stato riconosciuto lo stato di handicap grave (CGf).
- Caregiver di persona rivolta a persone affette da decadimento cognitivo accompagnato da gravi disturbi comportamentali con particolare bisogno di supporto ed assistenza (CGm).
- Caregiver di persona non autosufficiente o con disabilità che non rientra nella condizione di disabilità gravissima (CGb).
Gli interventi suddetti:
- sono incompatibili tra loro e con le varie tipologie di impegnative di cura domiciliare (ICD);
- sono condizionati all’accertamento della condizione economica rilevata attraverso l’ISEE (della persona non autosufficiente);
- sono attribuiti dall’UVMD (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale) che costituisce l’organismo competente per l’accesso alla misura e che provvede alla valutazione della compatibilità del potenziale assistenziale del caregiver rispetto al bisogno della persona non autosufficiente o con disabilità;
- hanno carattere sperimentale.
Come si accede al contributo per i caregiver?
Si possono ottenere informazioni presso i comuni di residenza e/o il Distretto Unico.
Le domande di CGb, CGm, CGmgs vanno presentate presso i Comuni di residenza.
Le domande di CGa, CGsla, CGf e CGp vanno presentate presso il Distretto Unico.