La prevenzione dei tumori del colon e del retto arriva direttamente a casa nei comuni di San Michele al Tagliamento, Caorle, S. Stino di Livenza, Jesolo e Cavallino Treporti

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Ufficio Stampa

Locandina Ulss 4 è stata scelta da Azienda Zero per avviare un progetto pilota che ha lo scopo di ampliare l’adesione dei cittadini al programma di screening per la prevenzione dei tumori del colon e del retto, mediante il test del sangue occulto nelle feci. 
Il programma di screening regionale attuale prevede che persone d’età compresa tra 50 e 69 effettuino il test ogni biennio e per questo vengono informate mediante lettera inviata dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica della propria Ulss, la stessa li invita inoltre a recarsi in farmacia per ritirare e poi consegnare la provetta con il campione delle feci. 
La novità. Il progetto sperimentale avviato all’Ulss4 prevede invece l’invio della provetta direttamente a casa del cittadino insieme alla lettera di invito a partecipare allo screening. I comuni interessati alla novità in questa fase sono Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle, San Michele al Tagliamento e San Stino di Livenza. I residenti di questi territori che rientrano nel programma di screening del colon retto verranno invitati ad effettuare il test e a consegnare la provetta direttamente nella sede del distretto sociosanitario del proprio comune. Per agevolare la consegna della provetta, le sedi distrettuali saranno aperte tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, con ampia fascia oraria.
In caso di test positivo. Se il test risulterà positivo la persona verrà contattata dal servizio screening ed invitata ad effettuare un’indagine approfondita per escludere la presenza di un tumore o di una lesione precancerosa, come un polipo o un adenoma.
L’invio della provetta a casa faciliterà l’effettuazione del test e dovrebbe favorire l’adesione al programma di prevenzione. Se la sperimentazione avrà buon esito verrà estesa in tutto il territorio regionale. All’Ulss 4 nel 2022 hanno partecipato allo screening del colon e del retto il 46% delle persone convocate; con l’avvio di questa novità puntiamo a superare il 50% dei partecipanti convocati. Eseguire regolarmente il test della ricerca del sangue occulto può salvare la vita, perché questo permette di individuare i tumori in fase iniziale, quando sono piccoli e non danno sintomi, o di individuare adenomi o lesioni dell’intestino che diventeranno un tumore.
L’importanza della diagnosi precoce. La scoperta precoce del polipo o del tumore, quando le dimensioni sono piccole, permette l’asportazione senza dover ricorrere a interventi invasivi e senza  dover ricorrere a cure pesanti (come la chemioterapia), assicurando la guarigione completa e definitiva. 
I numeri. In Veneto viene scoperta una lesione precancerosa ogni 146 persone che hanno effettuato lo screening, e un tumore ogni 1.049 persone. All’Ulss4 nel corso del 2021 il 56% delle persone invitate ha effettuato il test, sono stati eseguiti 17.326 test di ricerca del sangue occulto nelle feci e dopo indagine colonscopica (a seguito di test positivo) sono stati scoperti 137 adenomi in stadio avanzato e 13 tumori. 
Nel 2021 grazie allo screening sono stati prevenuti 137 tumori e individuati 13 tumori, probabilmente ancora di piccole dimensioni. Se tutta la popolazione inviata avesse effettuato il test è stimato che nel 2021 sarebbero stati prevenuti 250 tumori ed individuati 21 tumori ancora silenti. Partecipare allo screening per la prevenzione del tumore del colon e del retto può dunque salvare concretamente la vita, per questo motivo va fatto ogni sforzo possibile per cercare di aumentare l’adesione della popolazione che rientra nell’età a rischio per di tumore del colon e del retto.
 

Nei file allegati:

  • il fac-simile della busta inviata
  • i documenti contenuti nella busta con indicazioni su come effettuare il test, sedi ed orari per la consegna della provetta
  • locandina esposta nei territori interessati dalla novità