Avviato l’ambulatorio dei codici bianchi al pronto soccorso di San Donà di Piave

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Ufficio stampa Ulss4
Abstract

La nuova organizzazione è rivolta a ridurre i tempi di gestione del paziente. Ad un mese dall’attivazione già gestiti 907 pazienti. Il 90% dei classificati in codice bianco ha beneficiato della novità.

Dal 09 ottobre al pronto soccorso di San Donà di Piave è attivo in via sperimentale un ambulatorio dedicato ai codici bianchi ossia ai pazienti che lamentano sintomi minori. I risultati, a poco più di un mese di attività, confermano la bontà del progetto: i tempi di gestione del paziente, dal momento dell'accettazione alla dimissione, sono passati dalle 4 ore e 30 minuti alle 3 ore e 45 minuti.

Questo il funzionamento. All'arrivo in pronto soccorso il paziente si rivolge come di consueto al personale dell'accettazione o triage che assegna la priorità di accesso alle cure in base al problema. I pazienti classificati in codice bianco, ovvero con sintomi che non necessitano di una gestione ospedaliera urgente e che non evidenziano complessità diagnostiche o fragilità (barellati, allettati, pediatrici e pazienti gravide), vengono presi in carico dall’ambulatorio dei codici bianchi gestito da un infermiere e un medico della continuità assistenziale con idoneità all'esercizio di Medico di Emergenza Sanitaria Territoriale (MEST).

<<Si tratta di medici che hanno acquisito una preparazione nell’ambito dell’urgenza/emergenza - osserva il direttore del pronto soccorso di San Donà, Mattia Quarta - perché hanno completato un percorso di tirocinio in uno o più pronto soccorso e sono stati affiancati ad un tutor che ne ha garantito l’esposizione alle dinamiche e all’approccio clinico>>. <<Non solo – aggiunge il dottor Quarta – allo scopo di dare una risposta esaustiva all’utenza, qualora sorga il sospetto che i disturbi lamentati possano sottendere a patologie più serie, i medici di questo ambulatorio hanno a disposizione preordinati pacchetti diagnostici, comprensivi di esami di laboratorio, indagini radiologiche e consulenze specialistiche direttamente attivabili>>.

L'ambulatorio dei codici bianchi è integrato nei locali del Pronto Soccorso ospedaliero al fine di garantire la continuità delle cure, in particolare qualora in presenza di malattie che richiedono trattamenti complessi o il ricovero; è attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20 e nel primo mese di attività  ha gestito il 40% dei codici bianchi (907 pazienti) con una riduzione dei tempi di gestione per il 90% degli utenti. L'ambulatorio integra in sintesi, nella rete di sicurezza del Pronto Soccorso una medicina territoriale rispondente a richieste di salute della popolazione.

<<Grazie ai percorsi avviati dalla Regione è stato possibile reclutare 3 medici che hanno permesso di avviare questa nuova progettualità. Sono medici formati ad hoc, che stanno supportando la gestione dei malati con problemi minori ma che si rivolgono ugualmente al pronto soccorso – argomenta il direttore generale Carlo Bramezza - . Negli anni si è assistito ad un costante aumento dei codici bianchi in queste strutture, quindi questa sperimentazione ha la priorità di evitare agli utenti con problemi limitati attese molto lunghe perché i sanitari danno giustamente la priorità di cure ai pazienti in condizioni di salute più critiche; contemporaneamente si permettere a medici e al personale sanitario di dedicarsi con più tranquillità alla gestione dei casi più gravi>>.

L’Azienda è in attesa del completamento del percorso formativo di altri sanitari previsto per fine anno allo scopo di attivare un’analoga organizzazione anche al pronto soccorso di Portogruaro.